Fisioterapia e chirurgia plastica estetica: Una nuova frontiera

3 Giugno 2020 by F. D'Ambra0
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Punturine, ritocchini estetici e interventi per rimodellare il seno, oppure altre parti del corpo. Il settore della chirurgia estetica non conosce crisi, e stando ai dati emersi dalle ultime ricerche, presentati nel corso del congresso della società internazionale di chirurgia plastica estetica (ISAP), la vicina Italia si colloca al quarto posto della classifica mondiale per numero di interventi chirurgici (subito dopo Stati Uniti, Brasile e Cina), mentre la Svizzera si trova al primo posto per la chirurgia legata esclusivamente ai fini estetici. Negli ultimi anni, in Ticino i centri e gli ambulatori di chirurgia plastica sono oltre che raddoppiati, sinonimo che sempre più siamo affascinati dalle nuove possibilità che permettono di migliorare il nostro aspetto fisico o di correggere difetti e inestetismi.

Ma quali sono gli interventi maggiormente richiesti?

Le donne continuano a chiedere la mastoplastica additiva per aumentare volume e dimensioni del seno (e in questo intervento l’Italia sale di un posto, arrivando al quarto gradino della classifica), mentre gli uomini si sottopongono con maggiore frequenza alla blefaroplastica, un intervento finalizzato a eliminare il grasso e le borse sotto le palpebre e a dare nuova giovinezza allo sguardo.

In generale gli interventi più eseguiti sono mastoplastica additiva, liposuzione e blefaroplastica.

Ma aumentano anche gli le persone che si rivolgono ai trattamenti di estetica senza andare sotto i ferri.

Al primo posto resta saldamente l’iniezione di tossina botulinica per eliminare le rughe, seguita dai trattamenti a base di acido ialuronico e quelli per la rimozione definitiva dei peli superflui. È in questo settore che le scoperte sono in continuo aumento.

Ma le novità non mancano nemmeno nell’area non medica, ovvero in quell’universo parallelo che affianca gli innumerevoli specialisti del settore. Una branca della fisioterapia nata in Brasile sta prendendo il sopravvento in tutta Europa, ovvero la Fisioterapia dermato funzionale (FDF), più conosciuta erroneamente come Fisio estetica. Questa pratica si occupa del recupero delle disfunzioni del sistema tegumentario, che risulta essere il più grande organo vivente del nostro corpo. Con un peso di oltre 10 kilogrammi di derma, e un’estensione di 1.8 metri quadrati, la nostra pelle è sicuramente un elemento non da poco quando si parla di salute. Basti pensare che in un solo centimetro quadrato di derma sono presenti circa 11 kilometri di vasi sanguigni, 1’000 terminazioni nervose, 60’000 cellule produttrici di melanina e 650 ghiandole sudoripare.

Ma cosa rende questo nuovo approccio così innovativo? Dopo oltre 10 anni di collaborazioni con chirurghi plastici di tutto il mondo, mi sono ritrovato a mettere in discussione ogni singolo approccio del pre e del post operatorio. Oggi sono sicuramente cambiate le esigenze dei medici e le aspettative dei pazienti: infatti, sarebbe inconcepibile immaginare un intervento chirurgico senza prendere in considerazione gli effetti postumi legati, ad esempio, a una brutta cicatrice, di cui abbiamo già parlato. Attualmente conosciamo tutti gli effetti collaterali e le complicanze di una brutta sutura, ecco perché è fondamentale avere un approccio olistico durante la presa a carico del paziente. Affinché la salute della pelle non sia messa in secondo piano dopo le procedure chirurgiche, e al fine di evitare complicanze, sono necessarie conoscenze specifiche atte a riabilitarla. È in questo contesto che la figura del fisioterapista specializzato in trattamenti riparativi del derma risulta essere indispensabile per i pazienti che hanno subito un intervento.

Ma di cos’altro si occupa un fisioterapista specializzato in dermato funzionale?

L’obiettivo del mio intervento è quello di ottimizzare la salute e l’estetica tessutali. Infatti, molte problematiche cutanee, un tempo di esclusiva competenza chirurgica, adesso possono essere affrontate con trattamenti fisioterapici specifici e mirati, che permettono di curare gli inestetismi della pelle e del tessuto sottocutaneo con approcci non invasivi.

I trattamenti di FDF sono molto richiesti e hanno finalità multiple:

  • Recupero funzionale post operatorio;
  • Miglioramento della circolazione vascolare e linfatica;
  • Azione drenante e snellente;
  • Riduzione di edemi;
  • Riduzione delle adiposità;
  • Trattamento delle cicatrici;
  • Stimolazione del connettivo con azione anti-cellulite, rassodante e anti-aging.

La cellulite? Le rughe? Certo, anche quelle sono problematiche del tessuto cutaneo. Un approccio mirato e specifico permette di ottenere in tempi rapidi risultati non solo visibili esteticamente, ma soprattutto benefici per la salute della zona trattata, che è quello che interessa maggiormente.

Ma si possono realmente affrontare simili problematiche senza chirurgia estetica?

Sicuramente sì, a condizione di analizzare ogni caso singolarmente, in modo da impostare un percorso personalizzato. I risultati ad oggi ci danno ragione: come in ogni settore, la collaborazione tra più professionisti, che affrontano il medesimo inestetismo da più punti di vista, è sempre la migliore strategia per arrivare alla soddisfazione completa del paziente.

Chirurgia plastica ricostruttiva? Certo, ma prima si possono provare alternative valide anche senza finire in sala operatoria.

L’esperto consiglia: Cellulite, poche sedute mirate possono dare ottimi miglioramenti per le adiposità dei fianchi. Un’applicazione precisa del kinesiotape, bendaggio elastico, inoltre, permetterà di velocizzare il processo di recupero e di guarigione.

Foto pre / post dopo 4 settimane ed 8 trattamenti.


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